La campagna on-line “L’ottima presenza su Internet del movimento è anche data dalla necessità di compensare attraverso la Rete, la scarsa presenza, sulle televisioni nazionali, di notizie sul conflitto nel Darfur” Terzo Settore n°10, Il Sole 24 Ore La scommessa di Italians for Darfur è stata sin dagli inizi l’uso della rete quale strumento di amplificazione dell’informazione e di aggregazione sociale affinché si costituisse anche on-line un vero e proprio movimento a favore di una maggiore copertura mediatica della crisi umanitaria in Sudan. Diversamente da altre associazioni ed organizzazioni, per le quali, soprattutto nel panorama italiano, internet resta una vetrina della struttura e delle attività esterne alla rete, Italians for Darfur ha ritenuto da subito che Internet, indipendente dai tradizionali media ma non ancora alternativo a questi in termini di accessibilità e penetrazione, esprima potenzialità comunicative finora inattese di riverberazione dell’ informazione, della cui qualità continuano ad essere garanti i professionisti del settore: è quindi attiva, dal 2006, una campagna on-line (vedi allegato) che fa leva sulla partecipazione degli utenti dei blog e dei principali social network italiani e internazionali, quali Facebook, Myspace, Flickr, Youtube, senza dimenticare le esperienze di citizen journalism grazie a collaborazioni con siti e servizi del settore, per chiedere ai media mainstream italiani una maggiore copertura della crisi in Darfur e nelle altre regioni del mondo dimenticate. Il blog ufficiale del movimento, denominato Italian Blogs for Darfur, è il corpo centrale della campagna, recensito anche dalla rivista Terzo Settore del Sole 24 Ore e ospitato più volte al salone PiùBlog della Fiera di Roma. Nel solo 2008 ha registrato oltre 17.000 visite, non poche considerato il tema purtroppo non così popolare, delle quali ben il 34% provenienti da collegamenti esterni da altri siti e blog associati, a riprova della rete in questi anni formatasi in maniera trasversale attraverso tutta la comunità on-line non solo italiana ma anche internazionale, grazie alla partecipazione a simili campagne nel resto del mondo e collaborazioni con blogger sudanesi; è significativo il fatto che nel 2008 il blog sia stato visitato 63 volte anche in Sudan, dal quale riceviamo testimonianze di operatori umanitari che prestano servizio nel Paese. Sempre in Sudan, Italian Blogs for Darfur è risultato essere tra i primi 13 blog visitati dalla community online sudanese secondo la classifica stilata dalla stessa blogosfera sudanese del Sudan’s Daily Voices. La bloglist ufficiale consta di oltre 100 bloggers registrati, che espongono nella loro homepage i banner di Italian Blogs for Darfur e ne riprendono i contenuti. A partire dal 2009, è inoltre attiva, anche su Facebook, oltre al gruppo e a pagine dedicate, una applicazione sviluppata in ambiente FBML con pagine informative e l’immancabile appello per una maggiore qualità dell‘informazione sulla crisi in Darfur. Nel giro di poche settimane l’applicazione è stata aggiunta da oltre 2500 persone. Molta importanza è stata data anche alle collaborazioni con il mondo della musica on-line, tra le quali quella con i Negramaro, che nel 2008 hanno sponsorizzato la campagna on-line di Italians for Darfur nel loro spazio Myspace, producendo un clip video per la giustizia in Darfur proiettato anche prima del loro concerto a San Siro, Milano, il maggio scorso. • Il Darfur in rete Contrariamente a quanto accade nei principali telegiornali italiani, nei quali, secondo la ricerca condotta dall’Osservatorio di Pavia per Medici senza Frontiere, il Darfur occupa solamente poco più di un’ora all’anno di notizie, gli utenti della rete hanno la possibilità di seguire con continuità l’evolversi della crisi umanitaria in Darfur, soprattutto grazie all’accessibilità di aggregatori di notizie ed edizioni telematiche dei principali quotidiani esteri. Scarsa è invece la copertura del conflitto nelle agenzia di stampa italiane in rete, nelle quali viene confermata la tendenza a preferire comunicati o iniziative pubbliche di sensibilizzazione di noti personaggi dello spettacolo, soprattutto se hollywoodiani, o di avvenimenti comunque riconducibili alla realtà politica italiana, piuttosto che gli stessi tragici sviluppi del conflitto in Darfur. E’ risultata essere di particolare impatto, anche alla luce di queste considerazioni, la diffusione della canzone Living Darfur dei Mattafix, che pur essendo stata prodotta nel 2007, è stata ripresa da tantissimi utenti della blogosfera italiana anche nel 2008. In definitiva, mentre la rete anglofona dimostra una maggiore attenzione alla crisi, in Italia le iniziative on-line di Italians for Darfur restano l’unica realtà strutturata di promozione e sensibilizzazione della community on-line sui diritti umani in Darfur.
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