domenica, ottobre 05, 2008
Processo ad Al-Bashir: il Governo italiano chiarisca la sua posizione
Apprendiamo che venerdì scorso i senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti hanno depositato una interrogazione rivolta al Ministero degli Esteri per chiedere quale posizione intenda prendere l’Italia, come membro “a rotazione” del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite relativamente alla possibilità di sospensione delle azioni della Corte Penale Internazionale nei confronti del Presidente del Sudan Omar Al-Bashir. Il Consiglio di Sicurezza ha, infatti, tra le sue prerogative – secondo l’articolo 16 dello Statuto della Corte - quella di sospendere per un anno le azioni della Corte Penale Internazionale: è necessario però un voto unanime dei cinque membri permanenti.
Francia e Gran Bretagna si sono dette favorevoli a questa eventualità, incerta rimane la posizione dell'Italia, che ci si augura voglia attestarsi, al contrario, su una posizione che confermi l'eventuale luogo a procedere dei giudici della Corte Penale Internazionale, qualora la richiesta del Procuratore Capo Luis Moreno Ocampo venga accettata.Il 14 luglio scorso Ocampo aveva chiesto l'incriminazione del Presidente sudanese per crimini contro l'umanità.
Simili iniziative parlamentari sono passaggi fondamentali, altre volte ispirate da Italians for Darfur, grazie alla mediazione di parlamentari quali il Sen. Enrico Pianetta (PDL) o Marco Beltrandi (Radicali), fondamentali per la costruzione di una linea governativa solida ed intransigente sulla difesa dei diritti umani.
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