martedì 28 ottobre 2008

giovedì, ottobre 23, 2008

La vita di ogni giorno nel campo profughi di Nyala

Pubblichiamo la nuova lettera di Daniel da Nyala, che ci giunge attraverso Fiorenzo e il suo gruppo, con il quale condividiamo da tempo preoccupazioni e speranze per i più deboli del Darfur.
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NYALA 20-10-08

Carissimi,

... Non so cosa pensate di questo mio lungo silenzio ma ho voluto fare questa esperienza che mi ha fatto comprendere come vivono queste poverette del campo stando con loro l' intero giorno. Oggi è il primo giorno che apro il compiuter dopo 20 giorni che è stato chiuso per la mancanza di tempo da parte mia e dalla stanchezza.
Ho passato questi giorni con loro dalle 8 del mattino fino alle cinque del pomeriggio lavorando insieme per la raccolta degli arachidi naturalmente loro parlavano la loro lingua nativa e di arabo quasi niente. Quello che sono riuscito a capire è che queste poverete devono andare per i campi per trovare qualche lavoro con un po di soldi e la legna per farsi un po di polenta per sopravvivere. E i mariti se ne stanno a casa tutto il santo giorno a dormire e far niente. Quella che lavorava con me picchiava il marito perchè da sola non ce la fa a mantenere 4 figli con il marito in ozio tutto il santo giorno e cosi giu botte a non finire. Tutte mi dicevano che stanno soffrendo la fame perchè gli aiuti gli danno con il conta goccie e ogni due mesi che basta per una decina di giorni. ... ci sentiremo più spesso.
Dopo questa esperienza posso parlare come esperienza vissuta nella mia pelle.

Ciao a tutti
Danl

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